Nuova legge prevede sanzione penale
Stretta contro gli illeciti ambientali, come l’abbandono dei rifiuti. E’ in vigore da ieri, 10 ottobre, la Legge n.137/2023 che converte, con modificazioni, il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105. In particolare vengono inasprite le sanzioni nei confronti di chiunque, cittadini compresi, compia abbandono di rifiuti, che da sanzione amministrativa assume natura di reato contravvenzionale: si stabilisce infatti che chi “abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio”.
Sono state inoltre precisate le aggravanti per inquinamento ambientale e disastro ambientale in area protetta o vincolata. Inasprite pure le pene per incendio boschivo sia colposo che doloso: ora il reato è sanzionato con la reclusione da sei a dieci anni nella fattispecie dolosa, e da due a cinque anni nella fattispecie colposa. Ancora, gli ecoreati sono stati inseriti nella lista dei delitti per i quali è prevista la confisca allargata in termini di denaro, beni e altre utilità, ed infine è stata estesa la protezione della fauna selvatica.