Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.45 del 6 Aprile 2007, il Regolamento Urbanistico costituisce atto di governo del territorio in attuazione del Piano Strutturale che ne è lo strumento di pianificazione, contribuisce a definire l’assetto e l’uso di tutto il territorio comunale, regolando i processi di trasformazione in modo da renderli sostenibili e compatibili con l’esigenza primaria di conservare integre le risorse, in coerenza ed esecuzione degli indirizzi fissati nel Piano Strutturale.
Le norme e le prescrizioni del Regolamento Urbanistico disciplinano l’attività urbanistica ed edilizia per l’intero territorio comunale. In caso di discordanza prevale la norma del Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico dovrà conformarvisi con specifica variante.
Il Regolamento Urbanistico si compone di due parti:
a) disciplina per la gestione degli insediamenti e delle risorse esistenti;
b) disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio.
Individua e definisce:
a) il quadro conoscitivo dettagliato ed aggiornato periodicamente del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente e delle funzioni in atto;
b) il perimetro aggiornato dei centri abitati inteso come delimitazione continua che comprende tutte le aree edificate e i lotti interclusi;
c) la disciplina dell’utilizzazione, del recupero e della riqualificazione del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, compresa la tutela e la valorizzazione degli edifici e dei manufatti di valore storico e artistico;
d) le aree all’interno del perimetro dei centri abitati nelle quali è permessa l’edificazione di completamento o di ampliamento degli edifici esistenti;
e) le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria nel rispetto degli standard di cui all’articolo 53,comma 2, lettera c) della L.R.01/05 ed in particolare le dimensioni massime sostenibili degli insediamenti nonché delle infrastrutture e dei servizi necessari per le unità territoriali organiche elementari, sistemi e sub-sistemi nel rispetto del piano di indirizzo territoriale e del regolamento regionale, nonché sulla base degli standard di cui al decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 (Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici e della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell’art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765) e sulla base e nel rispetto delle quantità complessive minime fissate dall’articolo 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 come da ultimo modificato dalla legge 24 marzo 1989, n. 122;
f) la disciplina del territorio rurale ai sensi del titolo IV, capo III della L.R. 01/05;
g) la disciplina delle trasformazioni non materiali del territorio di cui all’Art. 55,comma 3 della L.R. 01/05;
h) la valutazione di fattibilità idrogeologica degli interventi anche ai fini del vincolo idrogeologico di cui alla L.R. 39/2000 in base all’approfondimento degli studi di natura idrogeologica, geologica ed idraulica;
i) le aree e gli ambiti sui quali perseguire prioritariamente la riqualificazione insediativa;
l) la disciplina del patrimonio naturale e culturale di cui al titolo IV, capo I della L.R. 01/05.
Inoltre, individua e definisce:
a) gli interventi di addizione agli insediamenti esistenti consentiti anche all’esterno del perimetro dei centri abitati;
b) gli ambiti interessati da interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico;
c) gli interventi che, in ragione della loro complessità e rilevanza, si attuano mediante i piani di cui al titolo V, capo IV, sezione I e II della L.R. 01/05;
d) le aree destinate all’attuazione delle politiche di settore del comune;
e) le infrastrutture da realizzare e le relative aree;
f) il programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche, contenente il censimento delle barriere architettoniche nell’ambito urbano e la determinazione degli interventi necessari al loro superamento, per garantire un’adeguata fruibilità delle strutture di uso pubblico e degli spazi comuni delle città;
g) la individuazione dei beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità);
Le tavole di progetto del Regolamento Urbanistico definiscono con sufficiente dettaglio le destinazioni delle singole aree, tuttavia i progetti attuativi degli interventi potranno conformarvisi con i necessari adeguamenti e con una migliore specificazione.
Le norme del Regolamento Urbanistico si integrano con quelle del Regolamento Edilizio e allegati su specifiche tematiche e linee guida su bioedilizia e risparmio energetico.
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