Dal 01.07.2016 è stato costituito l'ufficio ambiente intercomunale che si occupa anche di atti autorizzativi ai fini del vincolo idrogeologico legati ad attività edilizia.
Quali documenti occorrono.
Ai fini della richiesta dello svincolo occorre presentare i seguenti documenti:
1. Planimetrie su C.T.R. a scala 1:10.000;
2. Planimetrie catastali con indicazione dei fogli e delle particelle interessate;
3. Elaborato progettuale dell’opera (con planimetrie, prospetti, sezioni);
4. Relazione tecnico descrittiva delle opere da realizzare;
5. Relazione geologica redatta da geologo abilitato e iscritto al relativo albo professionale;
6. Scheda notizie;
7. Nulla osta Ente Parco se l’intervento ricade all’interno di aree protette;
Quando serve la Relazione geologica.
La relazione geologica è obbligatoria per le tipologie d’intervento ricadenti nella Tab. A su menzionate. La stessa dovrà contenere:
- stralcio carta geologica a scala opportuna;
- caratteri geologici, litologici e pedologici;
- assetto geomorfologico e idrologia di superficie;
- fenomeni di erosione e di dissesto (in atto o potenziali);
- caratteri idrogeologici e vulnerabilità delle falde;
- sismicità dell’area;
- valutazione degli elementi concorrenti a definire situazioni di rischio e - ipotesi tecniche di riduzione dello stesso
Cos'è il vincolo idrogeologico: L’intero territorio nazionale è stato suddiviso in aree potenzialmente a rischio secondo le direttive del R.D.L. del 30 dicembre 1923 n° 3267 conosciuto come “legge forestale” al cui art. 1 si legge:
“Sono sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici i terreni di qualsiasi natura e destinazione che (…) con danno pubblico possono subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque”.
Quando viene richiesto: Viene richiesto quando all’interno delle aree vincolate vengono previsti i seguenti interventi:
- nuovi edifici di qualsiasi tipo e destinazione, compresi eventuali ampliamenti di opere connesse (rimesse, box, piscine, ecc.);
- muri di sostegno superiori di 100 cm di altezza;
- infrastrutture connesse a elettrodotti superiori a 20.000 volts (cabine primarie);
- parcheggi di qualsiasi tipo e piazzali di manovra;
- sistemazione di terreni con opere di drenaggio (maggiori di 100 ml e profondità superiori a 150 cm);
- creazione o eliminazione di terrazzamenti di terreni finalizzati ad attività agricola o extragricola.
Competenze.
L’istanza di autorizzazione ai lavori e agli interventi sopra menzionati deve essere presentata corredata dalla documentazione richiesta, al Sindaco del comune territorialmente competente. Il Sindaco fa pubblicare per 15 giorni all’Albo Pretorio la domanda e quindi, con le opposizioni che fossero state presentate e con le sue osservazioni, la trasmette all’Amministrazione provinciale competente assieme alla documentazione allegata.
Nella sezione Allegati trovate la tavola del vincolo idrogeologico (R.D. 3267/1923).
Le sottozone velate in giallo sono escluse dal vincolo anche se ricomprese in zone dove vige il vincolo.
Altri vincoli preordinati su aree sono quelli di cui al D.M. 18.05.99 e D.M. 20.06.69.
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